mercoledì 20 febbraio 2013

Gli gnomi sonnacchiosi in lana cotta



Ho iniziato a fare un po' di cose, quando ho tempo ed ispirazione, soprattutto. Le lascio, le riprendo, prima o poi le finisco e allora se vinco il pudore le mostrerò. Non ho fretta.
Intanto già è tanto che ho messo a posto in una bella scatola grande e colorata tutto ciò che ritengo idoneo per essere rivisitato e che se non mi fossi fermata un attimo a pensare l'avrei buttato; in mente già ce l'ho ben chiaro nelle nuove forme che voglio dare. Un esempio sono bamboline o simili in stoffa, come questi folletti confezionati con la lana cotta e un'anima in legno, credo sia un attrezzo che ho già visto, ma non ricordo dove e a cosa serva, se è della cucina (tipo arnese per il pesto, mortaio?) oppure qualcosa che serve per la lana, non saprei.
Chi lo sa, mi illumini, proprio non ci arrivo! Ho troppi pensieri in questo periodo.
E' solo un'ispirazione, normalmente non mi piace riprodurre fedelmente ciò che vedo, ma solo trarre una tecnica o un'idea che è sempre soltanto mia, anche per un fatto di pazienza che ho più verso le persone che per gli oggetti, a dire il vero anche la mia pazienza verso le persone si è di molto ridotta e non è un male!
Il fatto di leggere o vedere qualcosa e tentare di rifarlo ma come dico io mi succede pure con le ricette: le devo personalizzare. Di solito in generale sono sempre stata copiata e non ho mai copiato (lo dico con autoironia) un limite o un successo?
Comunque, guardate come sono adorabili questi gnomi che dormono. Mi piacciono molto! Non so purtroppo l'autrice-autore, li ho trovati nel web, ma senza un riferimento specifico.
GET INSPIRED!







I cavalli "riciclosi" dell'artista Sayaka Ganz.




Come convertire ciò che erroneamente è ritenuta spazzatura (e che magari non lo è) in ARTE?
Mi sono imbattuta in queste opere di Sayaka Ganz, che trovo geniali nel loro dinamismo plastico, è proprio il caso di dire: non è un ossimoro, ma nel senso letterale e lato è quello che ho pensato. La "visione" cambia davvero tutto nel modo in cui percepiamo il mondo e gli oggetti, di come per una mente prettamente logica o semplicemente pigra o peggio ancora, limitata, un oggetto è solo quello per cui è stato concepito e basta e, quando non serve più, è soltanto un rifiuto. Non è così per la mente visionaria, che coglie nuove forme e nuovi usi per  lo stesso. Visionario è l'artista giapponese Ganz, che ha creato delle sculture con oggetti e scarti di plastica trovati nei supermercati discount. Ha così dato vita dal nulla a dei mezzi busti di cavalli in movimento, nell'azione del galoppo.